Dopo tre gare consecutive all’Hodegart, la Migross HC Asiago è tornata in trasferta per affrontare il Gherdeina in una sfida valida sia per l’Alps Hockey League che per l’IHL Serie A. Un match complicato, iniziato con mille difficoltà, che ha regalato però un finale di pura adrenalina.
Coach Parco deve fare i conti con le assenze di Magnabosco e Miglioranzi, entrambi infortunati, oltre alle esclusioni di Marcazzan e Francesco Forte. Spazio al debutto del giovane Nathan Garau, mentre tra i pali, dopo la convincente prova di Santangelo contro lo Zell am See, torna titolare Rudy Rigoni.
La serata parte nel peggiore dei modi: dopo appena 24 secondi i padroni di casa sbloccano il risultato con Pitschieler, liberato davanti porta da Brady. L’Asiago accusa il colpo e subisce a lungo la pressione delle furie rosse, con Rigoni più volte decisivo per evitare il raddoppio. Al 12’ però il Gherdeina trova comunque il 2-0 grazie a una perfetta combinazione tra Schiavone e Guimond, finalizzata da Kasslatter. I giallorossi provano a reagire in powerplay con Chiodo, ma la traversa dice no.
Il copione non cambia nel secondo periodo: gli altoatesini spingono, Asiago prova a resistere affidandosi ancora a Rigoni, capace di tenere in vita i suoi con interventi di grande istinto, specialmente su Guimond. Una rissa tra Bellini e Luisetti scalda il pubblico, ma non cambia l’inerzia del match, che resta saldamente in mano al Gherdeina.
Nell’ultimo drittel la partita sembra segnata, ma al 53’ l’episodio che riapre tutto: rigore concesso all’Asiago per un fallo di mano in area gardenese, trasformato da Chiodo. I veneti prendono coraggio, sfiorano più volte il pari e, a un minuto dal termine, trovano la rete del 2-2 con Calisti, complice l’extra skater inserito da Parco.
Si va all’overtime in 3 contro 3, dove nessuno riesce a colpire. Decidono i rigori: per i padroni di casa segna solo VozoviK, mentre per l’Asiago vanno a bersaglio Valentini e Nick Porco, autore del penalty decisivo.
Il risultato finale premia così la tenacia degli stellati: da un possibile tracollo a una vittoria preziosissima, strappata dopo 65 minuti di sofferenza e un finale da cardiopalma.
Prossimo appuntamento sabato 18 ottobre, quando l’Hodegart ospiterà i croati del Sisak.
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