Gli atleti paralimpici nei Corpi dello Stato e Militari

Via libera alla riforma da parte del Consiglio dei Ministri

Comitato Italiano Paralimpico

Nella giornata di ieri il Consiglio dei Ministri ha ufficialmente approvato la riforma dello sport che, tra i vari punti, prevede l’accesso delle atlete e degli atleti paralimpici all’interno dei Corpi dello Stato e dei Gruppi Sportivi Militari. L’approvazione del testo pone fine ad una lunga attesa per l’intero movimento paralimpico italiano, una svolta frutto di numerose battaglie in merito che, con una tale normativa, garantisce il raggiungimento di un risultato storico che equipara su questo aspetto gli atleti olimpici e paralimpici.

Oltre a quanto analizzato in apertura, la riforma si è espressa sul riordino e la revisione delle disposizioni in materia di enti sportivi professionistici e dilettantistici, nonché in tema di lavoro sportivo, sulla rappresentanza degli atleti e delle società sportive, sull’accesso e l’esercizio della professione di agente sportivo, sulle normative di sicurezza per la costruzione e l’esercizio degli impianti sportivi e in materia di ammodernamento o costruzione degli stessi, sulla semplificazione degli adempimenti relativi agli organismi sportivi e infine, per quanto concerne le discipline sportive invernali, fornendo nuove indicazioni in tema di sicurezza.

Non posso che esprimere soddisfazione per l’approvazione di un provvedimento atteso da 20 anni, sul quale il movimento paralimpico si è impegnato duramente, che consentirà alle atlete e agli atleti paralimpici di accedere ai Corpi dello Stato e ai Gruppi sportivi militari. Si tratta di un passaggio storico per il nostro movimento, la fine di una disparità durata troppo a lungo e un grande passo in avanti dal punto di vista sociale e culturale“, è quanto dichiara Luca Pancalli, Presidente del Comitato Italiano Paralimpico. ”Allo stesso tempo non posso non rilevare che vi sono all’interno della riforma alcune criticità che, se non adeguatamente governate, rischiano di mettere in difficoltà un comparto tanto variegato e complesso come quello sportivo, già colpito duramente dalla pandemia. Un fatto già evidenziato durante le audizioni delle commissioni parlamentari. L’auspicio, dunque, è che sino all’entrata in vigore della riforma si possa mantenere alto il confronto con il mondo dello sport, raccogliendo le preoccupazioni manifestate in questi giorni dalle Federazioni e da altri organismi sportivi e offrendo loro pieno sostegno in questo percorso di cambiamento“, ha aggiunto Pancalli.

Tuttavia, da quanto si apprende, nel prossimo decreto “sostegno” (ex ristori) sarà approvato un provvedimento che sposterà di un anno l’entrata in vigore della riforma, dando la possibilità al Parlamento e al futuro sottosegretario allo Sport di aiutare federazioni, enti di promozione e società sportive a far fronte ai nuovi impegni, economici e non, previsti dalle norme con l’aiuto dello Stato.

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