Unione Montana, la conferenza dei sindaci non risolve lo stallo

Unione Montana

Non ha avuto gli effetti sperati la conferenza dei Sindaci che si è svolta ieri sera nella sede dell’Unione Montana e con la quale si sarebbe dovuto mettere un punto alla questione della turnazione per la presidenza dell’ente.

Dal settembre del 2019 Munari era infatti stato riconfermato all’unanimità nel ruolo di Presidente dell’Unione Montana, con l’impegno di attuare la rotazione ad aprile del 2020, ma da allora e fino a ieri nessun altro sindaco aveva manifestato l’intenzione di proporsi per ricoprire quel ruolo.

Ieri sera, dopo le polemiche scoppiate negli ultimi giorni e dopo mesi di richieste di dare corso alla turnazione, avanzate in particolare dai comuni di Asiago e Roana, il Sindaco di Foza, Bruno Oro, si è reso disponibile a prendere il timone dell’Unione, ma solamente dal 1° di ottobre dell’anno in corso. Niente da fare quindi per una turnazione immediata, che avrebbe trovato d’accordo il Presidente in carica Munari, intenzionato a dare le dimissioni già ieri sera per agevolare la successione. Al contrario, gli altri amministratori presenti alla conferenza hanno espressamente richiesto a Munari di restare in carica fino ad ottobre.

Sono ben felice che Bruno Oro, appoggiato da Asiago e Roana, abbia dato la propria disponibilità – commenta il Presidente uscente Munari – Ho preso atto della richiesta dei colleghi presenti ieri sera, non ho però sottoscritto il verbale in quanto mancavano i sindaci di Asiago e Roana (sostituiti dai rispettivi vicesindaco, ndr), gli stessi Sindaci che in questi mesi hanno spinto di più per la mia rimozione. Ringrazio ancora una volta i colleghi presenti ieri per avermi dato fiducia fino a ottobre, ma avendo rivestito il ruolo di Presidente per oltre un anno dalla scadenza del mandato, mi riservo di prendere una decisione entro qualche giorno. Ho già fatto un grande favore ai miei colleghi in questi anni assumendomi sempre tale responsabilità, ma di certo non posso accettare di fare il presidente di tre mesi in tre mesi, come accaduto nell’ultimo anno.”

Con l’occasione si è cercato di trovare una soluzione anche alla questione della carenza di personale all’interno dell’Unione Montana attraverso l’impegno dei comuni di fornire anche parte del proprio personale per sopperire alle mancanze amministrative dell’ente. Impegno condiviso da tutti i rappresentanti dei sette comuni, ad eccezione di Roana. “Mi preme sottolineare che la dichiarazione di impegno assunta durante la conferenza dei sindaci dai comuni non rappresenta comunque una garanzia di risoluzione concreta del problema. Mi rammarica che il Comune di Roana abbia addirittura dichiarato di non essere disponibile ad aiutare l’ente con il proprio personale. Ragione ulteriore per cui mi riservo di accettare, per la quarta volta, l’incarico di Presidente“, conclude Munari.

Si conoscerà quindi nei prossimi giorni il destino dell’Unione Montana.

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