Adeguamento sismico ed efficientamento energetico, 100 milioni per il Veneto

La Giunta regionale del Veneto ha approvato una delibera con la quale si dà via libera all’individuazione di iniziative finanziabili atte all’adeguamento sismico e all’efficientamento energetico degli immobili e degli alloggi di edilizia residenziale pubblica (E.R.P.), oltre alla riqualificazione degli spazi pubblici.

Le proposte finanziabili saranno realizzate dai Comuni e dalle Aziende Territoriali per l’Edilizia Residenziale (A.T.E.R.) e saranno scelte sulla base di una serie di criteri relativi all’effettuazione degli interventi nelle zone sismiche 1 e 2.

Verranno considerati la presenza contemporanea di interventi di miglioramento della classe sismica e dell’efficientamento energetico dell’immobile insieme al livello di progettazione degli interventi, privilegiando quelli realizzabili già nell’immediato.

Il provvedimento, frutto della proposta dell’Assessore Cristiano Corazzari, rientra nell’ambito dell’iniziativa denominata “Sicuro verde e sociale: riqualificazione edilizia residenziale pubblica” inserito nel Fondo complementare al PNRR.

Sono quasi 100 i milioni messi a disposizione di Comuni e ATER per l’adeguamento sismico e la riqualificazione energetica degli alloggi di edilizia residenziale pubblica. Si tratta di un importante finanziamento, proveniente dal Fondo Complementare al Piano nazionale di Ripresa e Resilienza, che affluirà velocemente nell’economia veneta in base ad una stringente tabella di marcia dettata dal Ministero per le Infrastrutture e la Mobilità Sostenibile”, afferma l’assessore Cristiano Corazzari.

Le priorità del bando sono la messa in sicurezza degli alloggi pubblici nelle aree a maggior rischio sismico e la lotta alla ‘povertà energetica’” – precisa l’assessore. “Sarà possibile rimodernare migliaia di appartamenti, migliorando le condizioni di vita di molte famiglie a basso reddito. Contemporaneamente si ridurranno gli effetti del caro bollette, grazie ai minori consumi dei nuovi impianti di riscaldamento. E con le minori emissioni di Co2 in atmosfera, significative dato l’alto numero di interventi ipotizzabili, si contribuirà alla svolta ecologica imposta dalla programmazione europea”, conclude Corazzari.

La Regione procederà all’erogazione del 15% delle somme assegnate ai soggetti attuatori entro 60 giorni dall’assegnazione dei fondi ministeriali. Le erogazioni successive avverranno sulla base dello stato di avanzamento dei lavori, nei limiti delle risorse messe a disposizione dal Ministero.

Le regole di invio sono consultabili al seguente indirizzo: www.regione.veneto.it/web/affari-generali/pec-regione-veneto.

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