Gallio, in contrada Leghen auto a folle velocità

I residenti lamentano: “Nessuna risposta da Comune e Vi.Abilita”. Munari: “Soluzioni già in fase studio, pronti a discuterne coi cittadini”

I paesi dell’Altopiano, con le loro contrade sparse che si estendono anche molto distanti dai centri abitati di appartenenza, rappresentano di certo una difficoltà nella gestione delle varie problematiche di cui si deve occupare un’amministrazione comunale. Tra i problemi maggiormente sentiti da residenti e turisti, c’è senza dubbio il tema della viabilità.

Alcuni abitanti della contrada Leghen, in comune di Gallio, lamentano da tempo la preoccupazione suscitata dalle tante auto che sfrecciano lungo la strada che la attraversa. Tanto che più volte raccontano di essersi rivolti al Sindaco del comune di Gallio, alla Polizia Locale e all’ente responsabile del tratto stradale, ovvero Vi.Abilita, portando anche i risultati della raccolta firme, senza però ottenere risposte risolutive alla questione. La paura, naturalmente, è che qualche pedone possa essere investito, specie considerando l’alto numero di famiglie con bimbi che abita la contrada.

Dal canto suo, il sindaco Munari assicura che il Comune è a conoscenza del problema e già da quattro anni, in particolar modo a seguito dei due incidenti automobilistici mortali che si sono verificati qualche tempo fa, si è messo al lavoro per mettere un punto alle corse folli. “L’intervento più evidente in quella zona è rappresentato dalla rotatoria di Via Ech, conclusa sei mesi fa e realizzata grazie a un importante fondo destinato dalla Provincia di Vicenza, che ha permesso di rallentare il traffico transitante in entrata e in uscita da Gallio – commenta Emanuele MunariNel frattempo, di comune accordo con la Provincia, abbiamo aperto un tavolo di confronto per mettere a punto delle soluzioni che riguardano anche la contrada di Leghen.”

”La mia porta è sempre aperta – conclude Munari – Sarei lieto di incontrare i cittadini di Leghen per confrontarmi con loro sulle possibili soluzioni.”

Il video del sindaco Munari

 

© RIPRODUZIONE RISERVATA