Gallio, la minoranza punta il dito: “La Giunta appoggia ideologie di ispirazione fascista?”

Le celebrazioni in occasione del 25 aprile hanno animato diversi comuni del vicentino, ma non Gallio, dove il gruppo di minoranza Noi di Gallio e le sue Contrade ha prontamente preso le redini provvedendo a deporre una corona presso la chiesetta delle Grazie e un’altra in piazza a Stoccareddo in ricordo dei caduti per la libertà. Non senza puntare il dito però contro il sindaco Munari e la sua giunta.

A dar fuoco alle polveri sono state la vicinanza di Emanuele Munari all’assessore regionale Elena Donazzan, accusata nel 2021 di apologia del fascismo per aver cantato Faccetta Nera in una trasmissione radiofonica, e la presentazione a Gallio del circolo di Fratelli d’Italia, avvenuta un paio di anni fa e organizzata dal referente territoriale Denis Lunardi, alla quale avevano partecipato in qualità di amministratori anche gli assessori comunali Maria Mosele e Francesco Rossi.

“Non c’è nulla da meravigliarsi – commentano indignati i consiglieri di minoranza – Il Sindaco è alleato politicamente con Elena Donazzan, che nelle sue ultime dichiarazioni ha confermato la sua fede fascista. La stessa Donazzan recentemente aveva presentato a Gallio il circolo di Fratelli d’Italia, alla presenza del vicesindaco Maria Mosele e dell’assessore Francesco Rossi. Sorge spontanea la domanda se l’intera giunta di Gallio sostenga le posizioni del Sindaco riguardo le sue alleanze politiche e allo stesso tempo come i consiglieri e gli elettori di Munari che provengono dalla resistenza o da famiglie partigiane di Gallio, Stoccareddo e delle contrade possano accettare queste posizioni del Sindaco e della sua Giunta.”

Dura la reazione di Munari, che rispedisce al mittente le accuse: “Che i consiglieri di minoranza si vergognino, persone misere che strumentalizzano in questo modo le commemorazioni e i nostri caduti altopianesi. Volti mai visti alle celebrazioni degli scorsi anni, tra cui la cittadinanza onoraria ai bersaglieri, protagonisti della decisiva battaglia dei Tre Monti che ha consegnato la vittoria all’Italia, perfino quando erano loro e i loro uomini a governare, e per questo falsi e traditori dei cittadini che ci hanno consegnato Gallio. Menti ferme ancora all’ideologia fascista o comunista, che nessuno ormai tiene più in considerazione. Al contrario, io sono fiero di saper superare le ideologie per fare l’interesse di tutti i cittadini del mio Comune, guardando al presente e al futuro oltre le tessere di partito”.

 

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