Una strada da leggere come fosse un libro, libri da percorrere come sentieri. L’idea è degli Escursionisti Storico Umanitari di Montagne e Solidarietà che per tre domeniche di agosto propongono incontri con autori presso la Pozza dei Gianot, in località Roncalto sull’Altopiano dei Sette Comuni, da raggiungere a passo lento lungo l’Antica Strada del Costo, millenaria arteria carrereccia e cordone ombelicale con la pianura, intercomunale e oltre ogni ostinato campanilismo, recuperata dal tantalico lavoro degli ESU stessi. Gli Esu hanno riesumato l’antica arte degli stradini, caparbi volontari a riesumare e ripulire strade e sentieri, per diventare col tempo dei veri archeologi, Questa è l’occasione per venire a vedere il risultato di quattro anni di lavori.
L’inizio dell’escursione è alle 9 da Mosson, a cui si può anche arrivare dall’Altopiano con un bus navetta dedicato, in partenza da Gallio alle 8 con tappe ad Asiago, Camporovere, Canove, Cesuna, Tresché, messo a disposizione fino ad esaurimento posti da Società Vicentina Trasporti. Da Mosson risalita fino al Capitello, alla Val Canaglia e poi alla Val di Maso, con illustrazione delle scoperte e dei lavori del prezioso cantiere archeologico, fino al bar Lemerle di Cesuna per sosta con pranzo al sacco o consumazione in loco. L‘arrivo alla Pozza è previsto intorno alle 15, dopo la presentazione del libro si riparte per l’ultimo tratto con arrivo verso le 17,30 alla vecchia stazione di Asiago (per iscrizioni e info 3292618096).
Il primo autore, domenica 7 agosto, sarà il roanese Daniele Zovi, già comandante della Forestale ed esperto di ambiente e animali selvatici, che racconterà con il suo ‘In bosco’ edito da UTET le meraviglie osservate durante una camminata-pellegrinaggio di trenta chilometri attraverso tutto l’Altopiano. Imponente e selvaggia la montagna di cui parlerà il 14 agosto l’alpinista vicentino Tarcisio Bellò presentando ‘Il coraggio dei sogni’ per i tipi della Hoepli, nel quale illustra le sue avventurose scalate alle vette Himalayane del Pakistan e i progetti di solidarietà per la gente del luogo che gli hanno ispirato. Domestica invece (ma inselvatichita dall’incuria) la montagna dell’artista altopianese Giorgio Spiller, anche lui presente in Pozza il 14 agosto con ‘Il villaggio brucia’ di attiliofraccaroeditore, storia di una rappresaglia incendiaria a Cesuna durante la seconda Guerra Mondiale, sepolta nella memoria collettiva, e delle conseguenze del progresso scorsoio successivo. Il 21 agosto sarà la volta del padovano Paolo Malaguti, già finalista e vincitore di diversi premi letterari, con il suo ‘Il Moro della Cima’ pubblicato da Einaudi, ambientato in un rifugio sul Grappa durante il ’15/’18. Diverse personalità, quindi, diversi modi di parlare di montagna, accomunati dall’amore e dal rispetto nei confronti di una natura con cui l’uomo ha saputo rapportarsi con equilibrio per secoli, un equilibrio apparentemente ora perduto.
L’iniziativa targata ESU è la concreta applicazione di un modello di turismo sostenibile e mobilità dolce, peraltro da più organismi riconosciuto e premiato.
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