Ori dello Sport: il “buco nero” del bilancio comunale

Cala il sipario sul costoso gioco dell'amministrazione di Roana che non vale l'investimento

Roana - evento Ori dello Sport - buco nero bilancio comunale

Un noto proverbio recita: non è tutto oro quel che luccica. E di sicuro non lo è Ori dello Sport, “kermesse incentrata sui valori dello sport e del derivante benessere psico-fisico” (tratto dall’albo pretorio del Comune di Roana) la cui seconda edizione si è svolta il 30 giugno e l’1 e 2 luglio scorsi.

Se l’edizione pilota del percorso Ori nel 2021 era stata un’ostentazione di sfarzo con Ori Montagna 24 K, evento condiviso tra Roana e Asiago che aveva abbagliato con luccichii il territorio e lasciato dietro di sé molto merchandising brandizzato, insieme a un senso di esclusività che stona assai con il concetto di accoglienza, l’evoluzione si è rivelata un maldestro tentativo di rientrare nei ranghi incentrando l’attenzione su valori più sani. Lo sport. Nasce così Ori dello Sport.

Tutto bene, tutto bello, se non fosse per il costo spropositato dell’evento (circa 50 mila euro nel 2022) rispetto ai risultati, che ha messo sotto le scariche luci dei riflettori volti noti dello sport, molti dei quali originari dell’altopiano o che lo frequentano già da anni per passione e per altri eventi che riscuotono maggiore interesse da parte del pubblico. Secondo alcuni, probabilmente, un prezzo adeguato da pagare per sei giorni di dimostrazioni sportive. Un esperimento che forse andava fatto, ma i cui risultati osservati con occhi obiettivi avrebbero dovuto condurre a scelte differenti nella gestione del denaro pubblico per gli anni a seguire, magari destinando quei fondi proprio alle società sportive locali invece di costruire eventi  che si riducono a essere un piedistallo per l’amministrazione comunale.

Invece l’amministrazione del sindaco Elisabetta Magnabosco, senza curarsi troppo di descrivere ai contribuenti l’indotto generato con la manifestazione giustificando la spesa sostenuta, ha continuato a navigare puntando al successivo giro di boa: Ori dello Sport 2023. I soliti sport ambassador, alcuni dei quali non si sono nemmeno presentati alla cerimonia di inaugurazione presso il PalaRobaan, qualche nome nuovo certamente di rilievo, la parata delle associazioni sportive locali, la partecipazione del pubblico che nemmeno quest’anno è stata certo quella dei grandi eventi. Infine, l’altisonante Cena di Gala, le cui prenotazioni erano aperte fino a mezzogiorno del 26 giugno, ma per la quale la mattina del 2 luglio, ultima giornata in programma, c’erano ancora posti liberi. Una cena di lusso alla quale, in totale ottica nonsense, sono stati invitati a partecipare molti esponenti della politica altopianese e perfino i dipendenti comunali.

Un unico neo, se così si può dire: per tre soli giorni di manifestazione, quest’anno è stata investita almeno la stessa somma del 2022. Dalle delibere e determine in nostro possesso, il conto ammonta a 52.214,36 euro, così impegnati: 14.017,80 euro alla ditta Eneles per l’organizzazione, 10.980 euro alla ditta Uprise Lab per la comunicazione, 1.200 euro alla ditta Bettiol Giuseppe P.R. & Media Relation per l’ufficio stampa, 4.999,56 euro alla ditta Uprise Lab per il service audio/luci e il montaggio del palco per l’inaugurazione, 5.612 euro alla ditta Comunicatori su Misura srl per la moderazione, 1.260 euro al signor Giulio Dallatorre per la realizzazione di immagini video, 7.320 euro come gettone di presenza al calciatore Christian Zaccardo, 1.800 euro al giornale L’Altopiano per l’uscita pubblicitaria di sei pagine, 800 euro alla ditta MediaGest srl per l’uscita di 500 spot su Radio Asiago e 1.525 euro alla ditta Eneles per il servizio fotografico.

Alcuni cittadini molto attenti all’albo pretorio parlano di addirittura 68 mila euro spesi, ma purtroppo non è più possibile verificare nel dettaglio in quanto a seguito della pubblicazione online del nuovo sito del Comune non sono stati ricaricati tutti gli atti. In effetti nel corso della conferenza stampa di presentazione dell’evento il vicesindaco Christian Vellar parlava di circa 55 mila euro ma non era a conoscenza della cifra esatta destinata. Nemmeno all’interno degli uffici comunali però sembra esserci completa chiarezza, dal momento che a una settimana dalla richiesta di informazioni inviata dalla nostra redazione a tre diversi indirizzi e-mail istituzionali, ancora oggi non è pervenuta una risposta definitiva.

Niente paura, la tecnica vincente è il comunicato stampa nel quale basta dichiarare: “Ori dello Sport centra il bersaglio”. E come chiosa, con incredibile ottimismo in merito alla sua rielezione, l’annuncio del sindaco Magnabosco in conferenza stampa: “Il prossimo anno ci sarà una terza edizione di Ori dello Sport”. Non resta che sperare che nel 2024 il prezzo da pagare non sia sempre più alto.

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