Volano i consumi di frutta: +20% in una settimana

Raffaele Cogo, presidente di Campagna Amica Vicenza: “attraverso i mercati del territorio siamo pronti a dare consigli per gli acquisti di stagione al giusto prezzo”

Balzo del 20% dei consumi di frutta e verdura, spinti dalle alte temperature estive, con picchi di 40 gradi, che aumentano la sensazione di sete e la voglia di refrigerio con pesche, albicocche, meloni, cocomeri, cetrioli, pomodori e insalate. È quanto stima Coldiretti Vicenza sulla base delle indicazioni sugli acquisti che emergono dai mercati di Campagna Amica nell’ultima settimana di grande caldo rispetto a quella precedente.

La ripresa è importante dopo che i consumi di frutta e verdura sono diminuiti dell’8% nei primi tre mesi del 2023 con ciascun consumatore che, indipendentemente dall’età, ne ha mangiato dell’anno quasi due chili in meno rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, secondo elaborazioni Coldiretti su dati Cso Italy.

Un taglio che pesa dopo che nel 2022 gli acquisti di frutta e verdura – spiega Coldiretti Vicenza – sono sensibilmente inferiori rispetto agli anni precedenti, con preoccupanti effetti sulla salute dei cittadini visto che si è scesi sotto la soglia minima di 400 grammi di frutta e verdure fresche per persona, da mangiare in più volte al giorno, raccomandato dal Consiglio dell’Organizzazione Mondiale della Sanità per una dieta sana”.

Frutta e verdura sono, infatti, alimenti che soddisfano molteplici esigenze del corpo stressato dal caldo: nutrono, dissetano, reintegrano i sali minerali persi con il sudore, riforniscono di vitamine, mantengono in efficienza l’apparato intestinale con il loro apporto di fibre e si oppongono all’azione dei radicali liberi prodotti nell’organismo dall’esposizione al sole, nel modo più naturale ed appetitoso possibile.

Per garantirsi prodotti freschi e di qualità il consiglio della Coldiretti è fare acquisti ripetuti in base alle esigenze giornaliere della famiglia, in modo da tagliare gli sprechi senza accumulare prodotto che poi non si consuma, di verificare la provenienza italiana, acquistare prodotti locali che non devono subire grandi spostamenti, comprare direttamente dagli agricoltori o nei mercati di Campagna Amica e non cercare per forza il frutto perfetto perché piccoli problemi estetici non alterano le qualità organolettiche e nutrizionali.

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