Premio Oscar o successo al botteghino?! che dilemma!

Quale è la chiave di successo di un film, ieri come oggi? E' meglio prendere una statuetta o sfondare al botteghino? E si possono ottenere entrambi i risultati? Titanic si staglia su tutti, ma è l'eccezione alla regola. La serialità e la chiave del successo, ma i capolavori non conoscono età.

Manca poco ai Premi Oscar -nome popolare degli Academy Awards-, riconoscimento più alto o forse meglio più noto e patinato per i prodotti cinematografici: aggiundicarsi anche solo una delle statuette vuol dire solitamente due cose: popolarità nell’immediato e rimanere nella storia per sempre. Di fatto un ottimo modo o per suggellare un successo già concretizzatosi o veder aumentare le quotazioni e le visioni della pellicola. Quale che sia l’esito, una vera manna! Eppure…

Eppure…vincere uno o più Premi Oscar vuol anche dire avere successo planetario, prima o dopo, anche al botteghino? La classifica dei film più visti nella storia direbbe se mai sorprendentemente il contrario!

Questo l’ordine della Top5 dei film con più incassi nella storia: Avatar (2009) con 2,922 miliardi di dollari incassati, Avengers: Endgame (2019) con 2,799 miliardi di dollari, Titanic (1997) con 2,194 miliardi, Avatar – La via dell’acqua (2022) con 2,116 -e ancora può salire, si badi bene!- miliardi, ed infine Star Wars: il risveglio della Forza (2015) con 2,069 miliardi.
Non ritrovate nulla ricorrere in questi primi 5 film per incassi?! Un suggerimento? Due: un regista ed una attrice.
…non vi viene in mente nulla?! Una delle due almeno sì, dai!
Esatto: James Cameron è il regista di ben 3 di questi 5 film: Avatar, Titanic e Avatar – La via dell’acqua, l’uno a distanza di quasi 12 anni dall’altro. Cameron è uno di quei registi che ha fatto pochi film ma ha prodotto oro, qui nel senso letterale della parola visti gli incassi: un totale di 7,234 miliardi di dollari considerando questi soli tre suoi film.
Il secondo elemento ricorrente è più difficile da individuare come filo conduttore. Si tratta dell’attrice Zoe Saldana, presente come Neytiri nei due Avatar e come Gamora nel capitolo di Avengers al secondo posto, peraltro di non semplice individuazione dati i colori dei suoi personaggi. Registi: ora sapete chi castare se siete alla ricerca di un successo planetario!

E quanto a Premi Oscar ottenuti? Come stanno questi 5 film? Eh, non benissimo nel complesso.
Certamente Titanic si staglia, solo sulla vetta, ad 11 premi ottenuti su 14 candidature ricevute: doppio record ineguagliato. Specularmente però hanno ottenuto 0 -dicasi zero– statuette sia Avengers: Endgame sia Star Wars: il risveglio della Forza. Il primo capitolo di Avatar ne ha raccolte 3, quante -e se- ne raccoglierà il secondo capitolo lo scopriremo la notte del 12 marzo prossimo.

Restando sul piano degli Oscar, riportiamo alla mente almeno le prime 5 posizioni dei film che ne hanno raccolti di più di sempre.
A regnare da -più o meno- decadi sono Ben-Hur (perfino dal 1959!), l’anzidetto Titanic (1997) e il Signore degli Anelli – Le due torri (2003), tutti ex aequo con 11 Premi Oscar ottenuti. Se volessimo stabilire il primus inter pares potremmo dire Titanic, per il suddetto record anche in quanto a candidature: ben 14, in questo caso primo ex aequo con Eva contro Eva (1950) e La La Land (2016).
Con 1 solo Premio Oscar in meno troviamo in solitaria West Side Story, nella versione del 1961.
A quota 9 Premi Oscar si attestano 3 film: Il paziente inglese (1996), L’ultimo Imperatore (1987) e un dimenticato assai nella cultura pop e moderna Gigi (1958).
Per un gioco del destino, 8 sono i film che sino ad oggi hanno ottenuto 8 statuette: Via col Vento (1939),  Da qui all’eternità (1953), Fronte del porto (1954), My fair lady (1964), Cabaret (1972), Gandhi (1982), Amadeus (1984), e ben più recentemente The Millionaire (2008).
Ben 11 sono i film che si sono aggiudicati 7 Premi Oscar, e sono, ancora in ordine cronologico: La mia via (1944), I migliori anni della nostra vita (1946), Il ponte sul fiume Kwai (1957), Lawrence d’Arabia (1962), Patton, generale d’acciaio (1970), La stangata (1973), La mia Africa (1985), Balla coi lupi (1990) Schindler’s List (1993), Shakespeare in Love (1998) e ben più recentemente Gravity (2013).

Il senso di queste carrellate ed elenchi era ed è anche quello di evidenziare quanto poco spesso accada -ormai ed ancor più- in periodi più recenti che un film porti a casa una quantità ragguardevole di statuette. Vuoi l’aumento del numero di film, vuoi l’ampiezza del ventaglio di generi, stili e proposte cinematografiche. Ciò non è di certo attribuibile alla qualità dei film, che certamente non si è abbassata ma forse se mai a una qualche forma di compensazione da competizione, da leggersi anche in senso buono ovvero che se la competizione aumenta anche il giudizio si affina e per ciascun film opterà ad indicare quale sia l’ambito di propria eccellenza.
Non dimenticando mai che di Premi Cinematografici ce ne sono anche tanti e tanti altri, e che non di rado offrono graduatorie e riconoscimenti assai diversi gli uni dagli altri, anche perché il Cinema, in quanto essenzialmente forma d’arte e di spettacolo, pur avendo canoni e schemi di riferimento, sfugge ad una piena razionalizzazione rispondendo a dosi non minimali di emotività ed empatia generate.
Ciò nonostante, scorrendo le liste di film, si stenta a credere non si sia mai sentito uno dei titoli: a prescindere dalle preferenze personali, salvo una due eccezioni, sono tutti classici intramontabili del Cinema con la “C” maiuscola.

Quanto ad altre graduatorie di Premi Oscar per diverse categorie, beh, vi si potrà dare spazio in altri successivi approfondimenti, perché no! Ma non è questo il pezzo!

Vediamo quindi ora invece i risultati al box office, ovvero quanto hanno guadagnato nelle sale cinematografiche i film nel corso della storia, considerando tutte le volte in cui sono usciti.
Considerando gli incassi così come sono stati guadagnati, non stupisce che 43 dei primi 50 film per incassi siano usciti dal 2010 ad oggi. A fare eccezione sono per la decade 2000-2010 Il Cavaliere Oscuro (2008, 50esima posizione), Harry Potter e la pietra filosofale (2003, 48esima), Pirati dei Caraibi – La maledizione del forziere fantasma (2006, 38esima), Il Signore degli Anelli – Il ritorno del re (2003, 27esima), e il glorioso 1mo posto di Avatar, “vecchio” ormai di 14 anni (2009).
A fare capolino per la decade 1990-2000, la più “vecchia” rappresentata, sono successi quali Star Wars: Episodio I – La minaccia fantasma (1999, 45esimo posto), Jurassic Park (1993, 43esimo) e sul podio gloriosamente al 3zo posto nonostante proprio nel 2023 i 26 anni dalla prima uscita Titanic (1997).

Da questa classifica si possono estrapolare due osservazioni almeno.

La prima è che l’elemento della serialità, anche a distanza di decenni, è un volano potente per chiamare ed evidentemente richiamare in sale frotte e diverse generazioni di spettatori. Accade così per il Marvel Cinematic Universe (l’universo dei fumetti della Marvel) che conta ben 10 film in classifica (sui totali 30 usciti sino ad oggi), 5 film conta l’universo di Star Wars (sui totali 12 della saga, meglio quindi dell’MCU, sebbene in posizioni meno alte), 3 il Mondo Giurassico ( con Jurassic Park del 1993, Jurassic World del 2015 e Jurassic World – Il regno distrutto del 2018).
2 i capitoli di tante saghe presenti in classifica: i capitoli 7 e 8 di Fast&Furious, 3 e 4 di Toy Story, ancora 3 e 4 di Transformers, 2 e 4 di Pirati dei Caraibi, 3 e 8 (o meglio, 7 parte II) di Harry Potter, entrambi i capitoli di Frozen.
2 i film del Batman della trilogia -2 su 3, sic!– di Christopher Nolan in classifica, e pur sempre all’universo Batman, seppur con una accezione molto lasca, è afferibile il Joker di Joaquin Phoenix.
Se quindi consideriamo universi più estesi: 2 film in classifica lo hanno anche quello dei Minions (l’originale Minions e lo spin-off Cattivissimo Me 3), così come quello della Terra di Mezzo di Tolkien (Lo Hobbit – Un viaggio inaspettato e Il Signore degli Anelli – Il ritorno del re, curiosamente il primo e l’ultimo capitolo della intera saga).
Restano sì alcuni film “spaiati”, ma solo a prima vista e solo perché si considerano i primi 50 film. Come si può dire che non abbiano risentito della propria forte portata di serialità portenti al botteghino quali Skyfall (apice della saga di James Bond – 007), Top Gun: Maverick, e perfino quell’incredibilmente alto Aquaman (unico esemplare dell’universo DC)?!

La seconda è che oggi Disney (con produzioni proprie e successive acquisizioni degli universi di Star Wars e della Marvel) possiede la metà dei primi 50 film per incassi: e ditemi s’è poco.

Dei primi 5 gradini di questo podio si è già detto sopra, li rivediamo di volata: al primo posto Avatar, poi Avengers: Endgame, Titanic, Avatar – La via dell’acqua e al quinto posto Star Wars – Il risveglio della Forza.

Certo forse è più corretto non guardare ai soldi ottenuti realmente al momento dell’uscita -i film del passato sono così incredibilmente penalizzati!-, ma attualizzare ad oggi i guadagni, secondo il tasso di inflazione. E così viene fuori una classifica che torna a rendere onore anche ad alcuni dei più grandi successi cinematografici di sempre.
Tra le maglie dei primi 5 film della classifica non attualizzata vanno ad incunearsi altri blockbuster di ogni epoca, andando così a registrare almeno un film per quasi ogni decade: all’appello mancano gli Anni ’40 del ‘900 e gli anni ’20 del 2000.
Pensate che al primo posto permane da 84 anni, ossia dal lontanissimo 1939, Via col Vento, il cui incasso oggi sarebbe di 3,918 milardi di dollari!
Avatar e Titanic reggono botta, posizionandosi rispettivamente al secondo posto con 3,5 miliardi di incasso, e al terzo posto con 3,257 miliardi.
Al quarto posto troviamo, ancora sopra i 3 miliardi di dollari (3,218) di incassi, il primo Star Wars, uscito in Italia proprio come Guerre Stellari nel 1977, che poi sarebbe col senno di poi l’Episodio IV della serie, quello capace di creare un vero universo parallelo, una galassia poi mica così lontana lontana.
Avengers: Endgame riesce a restare almeno nella top 5, ma tra questo l’Episodio VII della saga di Star Wars: il risveglio della Forza, si incuneerebbero ben 4 altri film, di produzione davvero sì lontana lontana: Tutti insieme appassionatamente (1965), E.T. L’extraterrestre (1982), I dieci comandamenti (1956) ed Il Dottor Zivago (1965).

Se questa classifica ci restituisce una analisi diversa rispetto all’elemento della serialità, non si può invece che notare nuovamente due aspetti.
Il primo è che l’elemento blockbuster, l’essere pensati come grandi prodotti a consumazione e gradimento per tutte le età e mainstream ne hanno decretato il successo davvero imperituro. Come si può, ancora oggi, dire di vedere film senza aver visto Via col Vento o ET?!
Il secondo è che i riconoscimenti -o meno- dei Premi Oscar rendono onore ai successi al botteghino: solo 2 film -i più recenti peraltro Avengers: Endgame e Star Wars – La minaccia fantasma– non hanno ottenuto alcun premio pur essendovi candidati. Ah, e ancora deve arrivare la cerimonia del 2023 che potrebbe assegnarne qualcuno ad Avatar – La via dell’acqua. I più titolati sono Titanic con 11 Oscar vinti e Via col Vento con 8: tra i primi come abbiamo visto anche nella classifica dei film con più statuette ottenute.

In conclusione, è difficile sciogliere la riserva e comprendere se davvero i Premi Oscar riconoscono un merito ai film più apprezzati ai botteghini, oppure se al contrario il pubblico risponde maggiormente ai film stellati.
Forse le due cose, l’una sul breve e l’altra sul lungo periodo si compenetrano e compensano a vicenda.
Certo un elemento appare sempre più centrale e clou per il successo al botteghino, ma non per questo garanzia di successo agli Oscar: la serialità, l’essere parte di un più grande progetto, capace di abbracciare diverse generazioni di spettatori. Se una volta si andava in tanti al cinema perché ci andavano le famiglie per accompagnare i bambini a vedere i cartoni animati (del successo di Walt Disney forse ne riparleremo), oggi sono le diverse generazioni che vanno assieme a vedere i film con lo stesso afflato di interesse, curiosità e passione, ciascuno afferrando la saga dal un momento diverso. E indubbiamente ciò che accade in casa Marvel come in casa DC Comics, ovvero in casa Disney così come in casa Warner Bros. pare indicare che questa sia la tendenza.
Occhio però: così non arrivano molti Oscar.

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