La denuncia di una lettrice: “Senza i malgari l’Altopiano non sarà più lo stesso”

Nelle ultime settimane il dibattito attorno al ruolo dei malgari e al futuro delle malghe dell’Altopiano continua ad accendere riflessioni e testimonianze personali. Dopo l’intervento di Lorenzo Baghin, pubblichiamo oggi la lettera di un’altra nostra lettrice, la Signora Antonella Montanari, originaria della provincia di Varese ma legata ad Asiago sin dal 1982, che condivide il suo punto di vista sulla situazione attuale e sul valore insostituibile di chi mantiene viva la tradizione dell’alpeggio.

La lettera

Gentile redazione, sono della provincia di Varese, (come dite voi una “foresta”) ma frequento l’altopiano dal 1982 grazie ai genitori di mio marito che avevano una casa in affitto ad Asiago. Grazie al loro parente Tino Marchetti abbiamo imparato a conoscere questo luogo meraviglioso in tutte le stagioni e siamo molto affezionati a questo territorio così unico e colmo di storia oltre che di bellezza.
Ho letto la lettera del signor Lorenzo Baghin che condivido in toto e vorrei qui aggiungere alle sue riflessioni che i 20 mila Euro che mediamente i malgari pagano per 4 mesi di utilizzo delle malghe siano un vero furto, una estorsione e sprezzo del valore aggiunto che questi ultimi passionari portano al territorio.

Ho sempre sostenuto che la Regione Veneto o chi per essa debba essa pagare questa gente che a costo di tanti sacrifici continua a mungere ogni mattina e sera 80 o più capi, lavorare il latte, proteggere le loro bestie, trasportare ogni cosa, inventarsi ogni anno attività per attrarre quei turisti di cui credo proprio ne farebbero a meno. Ma si sa i costi vanno coperti e allora ecco che il panino con la soppressa che una volta bastava ad arrotondare, adesso diventa un pranzo con annessi e connessi. E con tutto questo il lavoro raddoppia e si snatura, l’impegno diventa una catena dalla quale non ti sganci facilmente.

Ma in futuro, quanti di questi continueranno ancora? Le loro generazioni seguiranno le impronte?
Il Veneto e il suo lungimirante Zaia dovrebbero copiare ciò che si fa in Svizzera, nazione che offre sostegno finanziario ai suoi alpeggiatori per scongiurare un esodo rurale diversamente inevitabile.

Bisogna aiutare i contadini a continuare a mungere le bestie invece che mungere i contadini. Questo altopiano senza i suoi malgari, le sue mucche e i loro campanacci non sarà la stessa cosa

Antonella Montanari


Malghe a rischio, la lettera di un lettore denuncia le difficoltà dell’alpeggio

 

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Siamo presenti anche su TELEGRAM, iscriviti al nostro gruppo per rimanere aggiornato e ricevere contenuti in esclusiva: https://t.me/settecomunionline

Messaggio elettorale